LA "CULLA" DI CASSINO
Sono stati tanti, fino ad oggi, i casi di neonati ritrovati nei cassonetti dei rifiuti o gettati dove capitava. Sono noti, quindi, i casi in cui il neonato ha dato segni di vita e, perciò, è stato possibile salvarlo. Ma quanti sono stati quelli che sono finiti in discarica? E’ un fenomeno drammatico che rivela un profondo disprezzo per la vita umana, anche se si può essere spinti da disperazione o da solitudine.
Nei decenni e nei secoli trascorsi il fenomeno dell’abbandono dei neonati è stato arginato con le note “ruote degli esposti”, che indubbiamente hanno sancito la salvezza di non poche centinaia di migliaia di bambini, accolti da Istituti religiosi.
Il Movimento per la Vita da anni ripropone una particolare accoglienza della vita nascente con l’istallazione delle “Culle per la Vita”, moderne “ruote”, tecnologiche ed estremamente sicure.
La prima “Culla” è stata ideata e realizzata dal Movimento per la Vita di Casale Monferrato, nella persona di Giuseppe Garrone, una colonna del Movimento, ideatore, anche, di S.O.S. Vita.
A Cassino la “Culla” è stata realizzata nel maggio del 2009, proprio in concomitanza con la visita Pastorale di Papa Benedetto XVI a Cassino ed all’Abbazia di Montecassino.
L’annuncio ufficiale dell’operatività della “Culla” è stata data dallo stesso Abate di Montecassino ed Ordinario diocesano, Dom Pietro Vittorelli, durante il saluto di benvenuto rivolto al Pontefice all’inizio della Celebrazione Eucaristica. Solo un ritardo nei lavori di istallazione, terminati il venerdì notte antecedente la visita del Papa, non ha consentito che fosse lo stesso Benedetto XVI a benedirla, poiché non era più possibile modificare il programmato percorso del Santo Padre all’interno della Città di Cassino.
La Benedizione è stata impartita dallo stesso Padre Abate sabato 30 maggio 2009, alla presenza di un folto pubblico e di personalità cittadine.